Lita Ford: Sixx e altre storie

Vestiti attillati, stivali da cowgirl, una mise hot perfetta per esaltare le sue Dangerous Curves… Lita Ford è semplicemente meravigliosa nel dettare le leggi del rock più ribelle e libero!

Sin dal suo esordio dimostra un carisma esplosivo sul palco, al punto di dare del filo da torcere alle più affermate rockstar: quando suona, Lita è adrenalina allo stato puro. In tutte le sue performance ha una carica incredibile di energia positiva, unita a una forte determinazione, che traspare chiaramente anche dalle canzoni. In particolare, il suono graffiante e unico della sua voce è davvero indimenticabile in Close My Eyes Forever, una ballad in cui duetta addirittura con Ozzy Osbourne.

I primi passi nel mondo del rock

Ispirata dai suoni leggendari di Tony Iommi, Lita Ford da giovanissima si avvicina alla chitarra. Il primo concerto cui assiste, a tredici anni, è proprio quello dei Black Sabbath, per i quali nutre una passione sfrenata! Da quel momento incomincia a risparmiare per comprarsi uno strumento uguale a quello del suo mito. I Black Sabbath la influenzano sia nell’amore viscerale verso la musica, sia nel vivere selvaggiamente.

Ancora minorenne, si arruola nelle Runaways, adeguandosi inizialmente al fatto che cercano una bassista (la chitarrista era già Joan Jett), poi come chitarra solista. Vi rimane fino al 1979, prima d’iniziare una carriera solista di successo. Lita è cresciuta e diventata adulta nel gruppo. Ha rivelato dei suoi esperimenti col sesso e con l’alcol. La droga invece arrivò più tardi.

Lita e Nikki Sixx

Intorno ai ventitre anni, Lita si fidanza con Nikki Sixx, membro storico dei Mötley Crüe. La loro relazione è abbastanza turbolenta e desta attenzione tra i media (come del resto tutto ciò che riguarda i Mötley Crüe!) Essendo entrambi ambiziosi e devoti alla musica, si sostengono a vicenda nella dura salita verso l’Olimpo dei Grandi. Il loro sangue indomito li porta a essere fotografati spesso insieme, e i baci infuocati che si scambiano avidamente diventano ben presto di dominio pubblico.

Il rapporto amoroso purtroppo alla fine è logorato dalla lontananza. Lo racconta Nikki nella famosa bio del suo gruppo, The Dirt, da cui di recente è stato tratto un film. La musicista ha dichiarato in svariate interviste di aver mantenuto un rapporto di affetto fraterno con lui, il primo amore della sua vita. La madre, Isabella (Lisa), che ha sempre sostenuto Lita al 100%, lo trattava come un figlio.

In quel periodo pazzo Nikki, che convive con Lita, si sta dedicando a comporre le canzoni per il secondo album della sua band: Shout At The Devil, uscito nel 1983. I testi, che urlano la ribellione, ruotano tutti intorno a sesso, droga e violenza. Il suo look da glamster è caratterizzato da capelli cotonati, faccia bianca e tanto trucco. Inizialmente il titolo pensato è Shout WITH The Devil. Nikki è incuriosito dal satanismo: legge molto, in modo disordinato, sull’argomento.

Tuttavia nella loro casa, Nikki e Lita assistono a un fatto davvero inspiegabile: coltello e forchetta improvvisamente si sollevano dal tavolo fino al soffitto, rimanendovi attaccati. Lita non dice nulla, ma diventa pallidissima. Ciò avviene sotto gli occhi dello stesso Tom Zutaut (dell’Elektra, allora casa discografica dei Mötley Crüe), che in The Dirt dichiara:

“Ho guardato Nikki e poi ho dato di matto. […] Credo davvero che Nikki avesse inconsapevolmente risvegliato qualcosa di malvagio, qualcosa di più pericoloso di quanto fosse in grado di controllare e che fosse sul punto di ferirlo seriamente. Nikki deve aver avuto la stessa identica sensazione, perché ha deciso da solo di cambiare il titolo dell’album in Shout At The Devil”.

Anni dopo a Lita è successo un altro fatto strano, sebbene non altrettanto spaventoso. Sul desktop è magicamente comparsa Song To Slit Your Wrist By, una canzone rara scritta da Nikki. La cover è confluita in un disco decisivo, Living Like A Runaway.

Matrimonio al capolinea

Lita ha avuto delle storie con altri importanti musicisti della scena metal e rock, dal suo idolo Tony Iommi a Lemmy Kilmister dei Motörhead. Ebbe una breve relazione con Eddie van Halen, fu sposata per circa un anno Chris Holmes degli W.A.S.P. Ma la famiglia l’ha formata anni dopo, con Jim Gillette dei Nitro. Hanno convissuto su un’isola deserta caraibica per una decina di anni, fino al loro divorzio, nel 2011. Lei ha confidato che:

“Il mio ex aveva il controllo completo su tutto. Voleva fare Wicked Wonderland, voleva scrivere le canzoni, e non potevo lavorare con lui in giro. Quindi, in un certo senso, credo che, in effetti, si potrebbe dire che dovevo passare attraverso un divorzio per fare questo disco. Avevo solo bisogno del divorzio. Mi stava impedendo di essere creativa e mi stava impedendo di essere Lita. Io non posso funzionare così. A volte succede quando stai con qualcuno e in qualche modo ti prende la vita. Era tipo: “Okay, la prima cosa che devo fare è farti uscire dalla mia strada …” (ride). Una volta che è successo, sono stata in grado di essere di nuovo me. Mi sono seduta, ho iniziato a scrivere e ho sentito tutta questa creatività scorrere. È stato tutto non-stop. […] In effetti, il giorno in cui il mio divorzio fu definitivo fu proprio il giorno in cui il disco fu consegnato alla casa discografica. È stata una buona giornata”. (ride)

La biondissima allude a Living Like A Runaway, titolo del suo ottavo album (e del memoriale) che segna il rientro definitivo della sexy rocker nel circuito musicale. In un momento cruciale della sua vita, lei non dimentica da dove è iniziato tutto. Include Mother, una ballad che sente particolarmente sua, scritta pensando ai due figli e alle difficoltà del rapporto con loro dopo il divorzio.

A seguire, quattro anni dopo, arriva Time Capsule, raccolta di cover e brani rivisitati, che tra gli ospiti vanta Billy Sheehan, Gene Simmons, Jeff Scott Soto e Dave Navarro.

E poi, tanti concerti…Il 15 giugno per esempio suonerà in Florida, con Dokken e Yngwie Malmsteen.

VAI LITAAAAA!!!

Lisa Zurla

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