Storia degli Europe: inarrestabili!

Durante le registrazioni Joey Tempest ebbe alcuni problemi alle corde vocali, che gli fecero temere per la sua carriera.

Il costo dell’album, più melodico rispetto ai loro lavori precedenti, crebbe per colpa dei ritardi. Comunque, quando il singolo The Final Countdown raggiunse il primo posto nella classifica in Svezia, il gruppo fu il primo a restare sorpreso. Ed era solo l’inizio. Il successo che li travolse poi fu qualcosa di totalmente inaspettato.

Gli inconvenienti della popolarità

Per un po’ gli Europe sono stati la più grande rock band del mondo, e fu davvero un anno incredibile per il gruppo. Tutto accadde così rapidamente…Ovunque andassero era l’apoteosi: tutti erano completamente impazziti per loro! Era davvero difficile abituarsi ad una popolarità del genere. Si sentivano come se fossero stati dentro una bolla, prigionieri forse, di certo estremamente occupati. E a disagio anche: avevano dovuto fare molti spettacoli in playback nei paesi mediterranei, e poi posare per i servizi fotografici, concedere un’enormità d’interviste… Va detto che alcuni programmi cui parteciparono erano davvero strampalati. Per questi ragazzotti svedesi, il successo significava semplicemente vendere un sacco di dischi. Gli premeva solo di suonare, ma del pacchetto facevano anche parte i passaggi in TV e roba del genere, che non avevano proprio nulla a che fare col rock.

Il primo abbandono

Tutti avevano sofferto di questo stato di cose, ma bene o male c’erano passati attraverso e se l’erano lasciata alle spalle. John Norum invece ne risentì più di tutti. Nelle interviste ha sempre ripetuto di voler essere considerato per la sua musica e di non volerne sapere di una popolarità conquistata grazie all’aspetto fisico. Tempest sintetizza la situazione così:

“[…] ovviamente, quando il terzo album ha avuto un grande successo, il problema che abbiamo dovuto affrontare è stato il passaggio al mondo del pop. E quello era … Non eravamo a nostro agio lì, davvero. E John & John (il bassista e il chitarrista) odiavano quegli spettacoli in playback, perché in realtà non suonavano per davvero. Ne abbiamo fatti così tanti, abbiamo fatto mesi di promozione”.

Ai tempi si mormorava poi che il chitarrista fosse venuto in urto con l’ego smisurato di Joey Tempest. E oltre a lui, c’era anche il loro manager Thomas Erdtman a prendere decisioni: ben due capi insomma, a cui tutti gli altri dovevano sottostare.

Un altro giocatore entrò in squadra: a Norum subentrò Kee Marcello. Questi in realtà era già noto in Scandinavia. Faceva infatti parte degli Easy Action, una band che aveva conquistato un ottimo contratto con la Warner.

Il successo planetario

Già stati in Giappone, per interviste ed esibizioni nei club, dopo The Final Countdown si trovarono a fronteggiare qualcosa di totalmente diverso. Se in meglio o in peggio, valutatelo voi!

In seguito, Kee Marcello nelle interviste ha indugiato sui particolari, raccontando di alcuni discografici pallidi in volto, spaventati a causa di tutta quella gente che aspettava gli Europe fuori dall’aeroporto. C’erano, infatti, migliaia di persone in trepida attesa! Questa poteva certo essere una notizia perfetta se si doveva riempire un locale, ma era sicuramente pericoloso nel caso di una folla impaziente, venuta apposta per vedere da vicino i quattro vichinghi. Fu come finire direttamente catapultati nella scena di un film spettacolare. Davvero pazzesco, uno shock! C’era il caos assoluto là fuori dall’aeroporto. La camminata che andava dalla sala degli arrivi fino alle macchine era l’Apocalisse! Per puro miracolo sopravvissero alla ressa, riuscendo a raggiungere le macchine. Avevano ben otto guardie del corpo a proteggerli. L’unico pensiero che girava vorticosamente nella testa di Kee Marcello, mentre si avvicinavano faticosamente alle loro auto, era che quella situazione assurda sembrava in tutto e per tutto la riproduzione esatta di una scena tratta da un documentario dei Beatles. I fan stavano sopra alle loro auto, e persino sotto di esse…

In ogni caso il boom fu, a detta di tutti e quattro, una sensazione incredibile, inebriante, che dava alla testa. L’orgoglio si mischiava all’incredulità. Ce l’avevano fatta. Erano over the top!

Il tour delle neo superstar

Quando poi giunse il momento del primo tour negli States, mentre veniva girato in contemporanea il documentario Europe In America, in ogni città in cui andarono c’era sempre un mare di gente ovunque. Successe tutto così in fretta da risultare persino difficile da accettare. Così inaspettatamente, proprio come un’esplosione improvvisa che travolge ogni cosa. Tutte le stazioni radio parlavano solo del concerto e del tour bus in arrivo in città, come se fossero state sincronizzate. Era il grande evento del momento!

In una più recente intervista Joey descrive molto bene quel periodo frenetico:

“Siamo stati una delle più grandi band al mondo per un po’, ed essere stati presenti negli anni Ottanta è stato fantastico. È stato bello avere successo, però allo stesso tempo è stato simile ad un circo. Cercavamo di stare con i piedi per terra, perché ci aspettava un altro album e poi volevamo andare in tour. Finire catapultati nel mondo del pop con una canzone “mista” è stato molto strano per noi: per un paio di mesi abbiamo dovuto fare tutti questi show in playback, dove c’era veramente da chiedersi se non stessimo giocando davvero. Ora ci sentiamo più a nostro agio, perché abbiamo conquistato il rispetto del mondo del rock. C’è stato un periodo in cui giravamo il mondo, suonando in festival con i Duran Duran e domandandoci perché mai fossimo finiti lì, ma in fondo è anche stato molto divertente e ci ha aperto altre porte. Voleva anche dire fare un tour nel Regno Unito e negli Stati Uniti (che era proprio ciò che ci prefiggevamo a inizio carriera). Quindi è stato tutto straordinario, a parte naturalmente i tour promozionali con gli spettacoli in playback. I concerti dal vivo a New York e a Londra sono stati fantastici; abbiamo realizzato tutti i nostri sogni e ci siamo divertiti parecchio”.

Programmi e appuntamenti per il 2020

Piaciuto il viaggio nel tempo? Beh, ho ancora in serbo una bella sorpresa per te. L’anno prossimo, dalla fine di maggio, gli Europe saranno in Gran Bretagna con i Whitesnake e i Foreigner. Se non vuoi perdere nessuno di questi gruppi, puoi già prenotare. Rivivrai (dal vivo) i grandi successi del panorama musicale mondiale!

31 Mag
Europe, Whitesnake e Foreigner
Dom 20:00
O2 Arena London
Londra, Regno Unito
1 Giu
Europe, Whitesnake e Foreigner
Lun 20:00
Motorpoint Arena Cardiff
Cardiff, Regno Unito
3 Giu
Europe, Whitesnake e Foreigner
Mer 20:00
Arena Birmingham
Birmingham, Regno Unito
4 Giu
Europe, Whitesnake e Foreigner
Gio 20:00
The SSE Hydro
Glasgow, Regno Unito
6 Giu
Europe, Whitesnake e Foreigner
Sab 20:00
Utilita Arena
Newcastle upon Tyne, Regno Unito
8 Giu
Europe,  Whitesnake e Foreigner
Lun 20:00
Manchester Arena
Manchester, Regno Unito

Jane Dark

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