Skid Row, “C’mon and Love Me”: che cover!

Questo articolo nasce da una dimenticanza. Non mia, bensì di Kerrang! In breve, è successo questo: un loro articolo, incentrato su 13 cover dei Kiss (le migliori, secondo loro) realizzate da altre band famose, viene condiviso sulla pagina FB ufficiale della Kiss Army.

Il moderatore vuol sapere incuriosito che ne pensano i fan. Grazie anche alle molte interazioni, appare subito chiaro a tutti non solo che il numero di quelle omesse è piuttosto alto, ma che alcune scelte sono quantomeno discutibili.

Prime considerazioni

Per poter fare una cover che si rispetti dei successi dei Kiss, innanzitutto ti devono piacere, e parecchio, sia il gruppo sia le canzoni. Anni fa Doro rilasciò un’intervista in cui accennava al suo primo incontro con Gene Simmons. Le sue parole rivelavano chiaramente la sua passione incontrollabile per i Kiss. Se fossi stata in situazione, credo che avrei provato esattamente le sue stesse emozioni. Non per niente, molti kissomani hanno ricordato subito anche la versione di Only You (in origine cantata da Gene Simmons) della nostra biondissima Metal Queen tedesca, inspiegabilmente assente dall’elenco fornito da Kerrang!.

Allora, la prima domanda che sorge spontanea non può che essere questa: se pubblichi un articolo sulle grandi cover delle canzoni dei Kiss, come diavolo fai a dimenticarti di C’mon and love me degli Skid Row??? Se ciò si verifica, dimostri inequivocabilmente 2 cose:

1) All’epoca dei fatti non c’eri!

2) Non sei un vero fan dei Kiss!

Aperta parentesi

Scrivere dei Kiss quando non sei fan è PERICOLOSISSIMO (per l’appunto, io la sono dai tempi del liceo, introdotta durante il triennio da un mio compagno di classe, un Kissomane vero, con la maiuscola): non solo hanno una discografia praticamente sconfinata, ma molti dei loro successi sono stati reinterpretati da altre band affermate in tutto il mondo. Parecchia acqua è dunque passata sotto i ponti da quando li chiamavano buffoni. I pagliacci della scena musicale oggi sono ben altri! I loro detrattori alla fine han dovuto rassegnarsi a bere dall’amaro calice della sconfitta.

Comunque, negli anni 90, ai tempi della cover di cui vi racconterò, i thrasher dai capelli lunghi fino al sedere li snobbavano ancora. Salvo poi ricredersi platealmente, ringraziandomi tanto per averli esortati a non mancare alla storica tappa live dei Kiss presso il Forum di Assago. Alludo a quella nel dicembre del 1996, in occasione del Reunion Tour, in cui (finalmente) tornarono mascherati. Infatti i Kiss dal vivo, come dimostra lo straordinario album Alive!, sono anche meglio che in studio. A proposito, ciao Marco! Visto che avevo ragione?

“A Tribute to the Creatures of the Night”

Sarò breve: se siete affetti da kissomania (malattia per cui non esiste cura) e volete assolutamente scoprire le cover in onore dei Kiss, anziché penare su Internet, concedendo fiducia ad articoli frettolosi, non avete che da comprare A Tribute to the Creatures of the Night. L’artefice di questo gradito regalo (non solo per i kissomani) fu la Nuclear Blast. Si tratta di un tributo di qualche annetto or sono, un vero attestato di stima verso questi intrattenitori eccezionali, che riempiono gli stadi ancor oggi, dopo quasi 50 anni di onorata carriera. Oltre agli Skid Row, ci troverete pure questi altri gruppi dimenticati da Kerrang!:

  • HammerFall, Detroit Rock City,
  • Halloween, I Stole Your Love,
  • Iced Earth, Creatures of the Night,
  • Overkill, Deuce,
  • Pretty Maids, Hard Luck Woman,
  • Hypocrisy, Strange Ways.

Grandi band per un tributo coi fiocchi. Contiene alcune tra le canzoni più venerate dei Kiss. Quasi tutte queste versioni facevano parte di album precedenti. Secondo me, la bella tra le belle rimane quella degli Skid Row, perché mi sembra la più vissuta, la più partecipe. Ma che ve lo dico a fa’? Mi piacerebbe riuscire a portarvi, attraverso questo articolo, un pezzetto di passato a casa. Cosa che naturalmente non  può avvenire, se una delle cover più esplosive viene malauguratamente dimenticata.

“C’mon and Love Me”, suonata dagli Skid Row

Tra tutte le cover realizzate negli anni per omaggiare il talento dei Kiss, infatti, questa in particolare fece molto scalpore alla sua uscita, perché riuniva a sorpresa due gruppi amatissimi: gli Skid Row, lanciati nella notorietà da un clamoroso album di esordio, 5 volte disco di platino (che fruttò loro il prestigioso American Music Awards, nella categoria Favorite Heavy Metal/Hard Rock New artist), e naturalmente i Kiss, oggetto di idolatria conclamata. Dovete sapere che Sebastian Bach ha sempre indicato i Kiss tra le sue influenze, definendosi candidamente un loro fan. Non vi pare poi che questo testo sia perfettamente calzante col suo personaggio di rocker biondo e dannato?

“She’s a dancer, a romancer
I’m a Capricorn and she’s a Cancer
She saw my picture in a music magazine
When she met me, said she’d get me
Touched her hips and told me that she’d let me
I took her hand, baby, this is what I said,
I said
Baby, baby, don’t you hesitate
‘Cause I just can’t wait
Baby, won’t you take me down on my knees
You can do what you please
C’mon and love me”
Fonte: LyricFind
Compositori: Paul Stanley
Testo di C’mon and Love Me © Universal Music Publishing Group, Warner Chappell Music Inc

“Di Sebastian ce n’è uno solo. Niente Sebastian Bach, niente Skid Row”, osserva qualcuno.

Un minuto di raccoglimento, allora, prima di darsi al pogo selvaggio ascoltando la splendida versione di C’mon and Love Me proposta dagli Skid Row nel loro EP B-Side Ourselves del 1992. Tale interpretazione è caratterizzata da un suono di chitarra micidiale, più sporco, con voci meno crude. Una cover dannatamente buona, più tirata della prima. Al di là delle differenze, è comunque riuscita a catturare e mantenere lo spirito originario. Dopo una versione del genere, c’è persino chi si è deciso a venerare gli Skid Row come nuovi dei.

In pratica, con questa mossa si dava soddisfazione in un colpo solo alla nuova e vecchia guardia, riportando sotto i riflettori un vecchio cavallo di battaglia dei Kiss, incluso nel loro terzo studio album, Dressed To Kill, del 1975. Insomma, per molti questa è senz’altro una delle cover più riuscite. Hai capito, caro il mio giornalista di Kerrang!?

Due grandi gruppi in azione

Cedo adesso la parola al kissomane incallito: grande song dei Kiss! Probabilmente, la migliore contenuta in Dressed to Kill. In poche parole, stiamo parlando di un classico! Per forza la rilettura degli Skid Row risulta più heavy: l’originale è nata come canzone rock, non metal. Inoltre, i Kiss l’hanno ideata, creando riff e melodia, dunque appartiene a loro completamente, questo è certo! A prescindere da quanto possa essere riuscita la cover firmata dagli Skid Row, non si può perciò fare alcun paragone in termini di qualità. Intendo dire che nessuno al mondo potrà mai sognarsi di superare l’originale! Anzi, ogni altra rilettura ci invoglierà probabilmente a correre a sentire la prima, per far subito un confronto. Del resto, tutte le cover non risvegliano forse l’interesse per la versione originale, esortandoci ad andarla a riscoprire?

Comunque, chi è cresciuto con loro sa bene che non ci sarà mai un’altra band come i Kiss: sono davvero unici nel loro genere! E poi, Snake Sabo non se ne abbia a male, ma la chitarra di Ace ha indubbiamente uno slancio maggiore, è più carica dal punto di vista emotivo.

Giovanna Zurla

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