Mötley Crüe vs “Tommy Goes to College”, perché?

Questo reality, snocciolando una sfilza di situazioni buffe, ben illustra quali sono i problemi che ogni normale studente americano si trova ad affrontare quando si iscrive al college.

Segno che la vita all’università di una rockstar, notorietà a parte, non è poi così diversa  da ciò che capita a tutti noi mortali. Ma perché, oltre alla singolare impresa affrontata e alle inevitabili prese in giro, Tommy Goes to College portò addirittura a una frattura nella band dei Mötley Crüe?

L’assurdo di tutta la faccenda sta nel porre una persona adulta, un genitore, abituato a viaggiare e a stare sempre al centro dell’attenzione su un palco, in un contesto solitamente destinato a degli studenti inesperti.

Non manca perciò una certa dose d’ironia nel rappresentare i vari momenti, le classiche stazioni della via crucis studentesca. Si comincia con la scelta del percorso di studio e delle materie su cui concentrarsi, poi bisogna consultare i professori, trovare alla svelta un compagno di stanza simpatico, procurarsi i libri e iniziare subito a studiarli per non rimanere indietro, seguire regolarmente le lezioni.

La vita universitaria però non è fatta di solo studio, quindi il nostro Tommy dovrà cercare di entrare a tutti i costi nei gruppi dei pari: confraternite, team sportivi  e persino una banda musicale. Tutto questo anche per non restare isolati, emarginati, sepolti dai libri in una solitudine desolata.

Le difficoltà di una matricola

All’inizio di questa esperienza universitaria Tommy pare decisamente divertirsi. Forse è solo un modo come un altro per staccare la spina. Quando però gli viene fatto notare da un prof. che non è poi così giovane, ne esce letteralmente disintegrato.

Comunque, passato l’entusiasmo dei primi tempi, sembra letteralmente afflosciarsi. In alcuni casi, soffre le pene dell’inferno. La noia regna sovrana. Si addormenta nel corso di una lezione di chimica. È completamente a digiuno dallo studio. Trova molte difficoltà a ricordarsi le cose e si concentra solamente quando è sotto esame.

Uno degli inconvenienti nell’iscriversi dopo i trent’anni è proprio il disagio che si prova guardandosi intorno, circondati da visi imberbi. Ci si sente fuori posto, e magari si finisce per mettere in discussione la scelta fatta, pensando che sia troppo tardi. A dire il vero, gli altri sono semplicemente uno specchio senza alcun potere, sempre che non sia tu a darglielo attraverso le tue insicurezze. Specializzarsi e aggiornarsi devono diventare cose normali per tutti. Non bisogna mai precludersi delle strade, ma si deve fare ciò che è meglio per sé stessi.

Rivelazioni sul reality stesso

In realtà, sebbene sia definito un reality, pare che ebbero luogo dei provini per assegnare le parti. Il compagno di stanza ideale sarebbe stato reclutato invece in un pub. Vi era persino una trama da seguire, in modo da creare una serie di situazioni divertenti.

I titoli di coda ci informano che Lee non si è iscritto all’università, ma ha solo seguito i corsi. Anzi, è pure uno dei produttori. L’università ha accettato di ospitare questo reality presumibilmente in cambio di un ritorno d’immagine.

Gli strascichi giudiziari e l’epilogo

Cercando in rete ho scoperto addirittura di una vecchia denuncia fatta dai Mötley Crüe. Che poteva mai aver combinato Tommy Lee in questo simpatico reality, da scandalizzare addirittura i Crüe? Non dimentichiamoci i loro trascorsi.

Secondo loro, Tommy Lee Goes to College si era rivelato una cocente delusione: non solo aveva fatto sfumare delle date importanti, causando ingenti perdite al gruppo (ben otto milioni di dollari!), ma sminuiva Lee, facendolo apparire pigro e incompetente. Quali erano in sintesi le colpe contestate al manager dalla band?

“Ha promosso le attività soliste di Lee a scapito della band, e allo stesso tempo ha gestito male la carriera di Lee in modo da danneggiare il marchio MÖTLEY CRÜE e la reputazione di Lee come musicista e membro della band”.

La richiesta di risarcimento ammontava a ben VENTI milioni di dollari. Carl Stubner, pronto a difendersi da una “causa priva di ogni fondamento”, obiettava invece di aver promosso al meglio il suo cliente. In seguito Tommy Lee aveva persino abbandonato il gruppo. Un brutto momento per tutti i fan…

La frattura per fortuna si è poi ricomposta, tanto che Lee è stato reintegrato e ha preso parte al tour d’addio dei Mötley Crüe del 2015. Non è in effetti chiarissimo se i quattro siano ancora amici o solo soci e semplici colleghi.

Giovanna Zurla

Photo: Peso culturale. Credits: GioZurla

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