Ostacoli per aspiranti musicisti

Studiare uno strumento è difficile, d’accordo, ma porta tantissimi vantaggi: accresce la concentrazione e aumenta il saper memorizzare informazioni. Rende più intelligenti, insomma!


Disciplina, pazienza, perseveranza, gioco di squadra sono le chiavi del successo.

Sembrerà strano ma, nonostante l’amore folle per la musica, l’apprendimento potrebbe essere seriamente ostacolato dall’abitudine a procrastinare.

Procrastinare vuol dire rimandare una cosa da fare, sostituendola con un’attività di poco impegno e più piacevole nell’immediato, incuranti sia delle conseguenze negative sia dei futuri vantaggi. Indirettamente, si connette dunque alla difficoltà dell’impresa. Come facilmente intuibile, questo atteggiamento a lungo andare può avere conseguenze sempre più negative sulla qualità di vita dell’individuo, poiché di fatto interferisce sul raggiungimento degli obiettivi, e di conseguenza ostacola la realizzazione personale. Spesso poi, si prende sottogamba, e la situazione peggiora ancora di più.

Le cause

Una delle cause è senz’altro la pigrizia. Poi si cerca di evitare il faccia a faccia con i propri limiti: sognare di essere un fenomeno è una comoda scorciatoia rispetto a farsi il mazzo per cercare di diventarlo. In questo modo non si risolvono i problemi, ma si crea solo un rifugio fittizio. Può essere provocata anche dalla rabbia, causata da pressioni esterne. Di solito, poca fiducia nelle proprie capacità produce ansia, specie se si è schiavi di standard elevati.

Si accompagna spesso alla paura, che in questo caso non fa altro che rendere le persone inerti (e di conseguenza infelici). A questo quadretto si aggiungono poi inevitabilmente i sensi di colpa, perché non ci si sta impegnando per raggiungere degli obiettivi a lungo termine che sarebbero certo fonte di gratificazione. Potrebbe persino essere necessario cercare di capire tramite la psicoterapia le ragioni di questo blocco psicologico.

I rimedi

Di contro, far parte di una band può essere un buon antidoto, perché si lavora tutti insieme in vista di un obiettivo comune e ci si esorta a vicenda.

Un’altra tecnica utile, presa in prestito dalle aziende giapponesi, è il metodo Kanban. Si tratta di una semplice bacheca suddivisa in tre colonne (to do, doing, done, ossia da fare, in corso e fatto). Si sposteranno progressivamente i post-it da una colonna all’altra, concretizzando così compiti, mansioni e progetti.

Giovanna Zurla

 

 

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